urbania KM 2
Il “Barco”, (fondato ad Urbania nel 1465 come residenza estiva del Duca di Montefeltro) adiacente alla via di accesso alla casa, dà il benvenuto all’ospite che può subito perdersi nelle bellezze architettonico paesaggistiche del luogo.
- Centro storico
- Palazzo Ducale
- Parco Barco Ducale
- Tartufo bianco pregiato
Urbania è un piccolo borgo di origine medievale, ancora ben conservato e risalente al VI secolo d.C, quando il suo nome era Castel delle Ripe. Fu Comune libero di parte guelfa, per cui venne distrutta nel 1277 dai ghibellini della confinante Urbino. Fu Comune libero di parte guelfa, per cui venne distrutta nel 1277 dai ghibellini della confinante Urbino. I superstiti si rifugiarono attorno all’abbazia benedettina di San Cristoforo del Ponte (sec. VIII), dove si trova oggi la Concattedrale. Nel 1284 venne fatta edificare la nuova città. Tale prestigioso incarico fu affidato da papa Martino IV al prelato Guglielmo Durand, provenzale, che al tempo era anche governatore della Romagna e del distretto di Urbino. In suo onore, la città prese il nome di Casteldurante, finché, con papa Urbano VIII, mutò nuovamente il nome nell’attuale Urbania. Urbania è la patria insieme a Sant’Angelo in vado e Acqualagna del tartufo bianco pregiato. Politicamente, nella storia, il Comune è stato in mano ai Montefeltro dal 1427, per passare poi, successivamente ai Della Rovere, fino al 1631, con Francesco Maria II Della Rovere.Dal punto di vista storico artistico, Urbania vanta numerosissime chiese di diverse epoche storiche, ma il il suo gioiello più bello è senza dubbio il palazzo ducale, con i suoi due torrioni e i famosi globi di Mercatore di Urbania. Urbania è, dunque, una città ad impronta fortemente storica, tanto che pare che Tasso prese spunto dal suo territorio bucolico per ambientare l'Aminta (iniziò infatti a scriverla dal Barco). Nella favola pastorale è presente anche Lucrezia - forse in riferimento a Lucrezia d’Este, nipote della più nota omonima Borgia - che sposò un Della Rovere.